Marco Carelli

Un ragazzo che sembra tutto per bene, ma che alla fine sul palco tira fuori la “bestia” che c’è in lui, saltando da tutte le parti e rimanendo spesso a petto nudo davanti alla gente presente (delle volte non sa neanche lui perché...). All’interno del gruppo è quello più bacchettone, colui che cerca di frenare le pazze idee che vengono proposte. Il canto è una passione che lo accompagna fin da piccolo, quando all’età di 3 anni cantava in spiaggia in piena estate Jingle Bells (canzone molto estiva, insomma) e O sole mio. La sua determinazione, il suo mettersi sempre in gioco e l’energia che vuole trasmettere sono sicuramente le caratteristiche che lo premiano di più in assoluto. Lo scherzo e la battuta per lui sono sempre pronti, ma sa anche essere molto profondo e riflessivo, come i suoi testi. Le sue influenze? Ascolta davvero tanti generi, anche molto diversi tra loro: dal rock degli anni ‘70 e ‘80 al pop di oggi, dal rap americano al cantautorato italiano... insomma non pone barriere alla musica!!! Sting, per quanto riguarda la figura del bassista-cantante (sì Marco suona anche il basso), i Guns N’ Roses e gli Imagine Dragons per l’energia dei loro live e delle loro canzoni, e tutto il cantautorato italiano per la scrittura dei pezzi sono sicuramente le sue figure di riferimento principali. Il suo motto? “Mai smettere di credere nei propri sogni...”